La cappella absidale di sinistra, il transetto sinistro e le cappelle della navata sinistra.

Punto di interesse 9

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Trascrizione

Nell’ultima tappa di questo viaggio all’interno della Cattedrale di Acqui Terme, appena oltre il coro, appare, accanto all’altare maggiore, ricoperta da stucchi rococò risalenti al 1766, la cappella absidale di sinistra, dedicata alla “Immacolata”, sul cui altare domina una bella statua marmorea tardo settecentesca raffigurante la Vergine che schiaccia il serpente.

Procedendo oltre, nel braccio nord del transetto si trova la “Cappella di S. Guido”,

che ospita l’urna in cui sono venerati i resti mortali del Santo Patrono della Città; la balaustra e l’altare marmorei della cappella, in stile barocco, furono commissionati dalla civica amministrazione allo svizzero Antonio Ferrari nel 1730, mentre la pala che sovrasta l’altare è precedente, del 1645, ed è opera del pittore genovese David Corte.

L’architettura decorativa delle pareti con le sue vetrate risale al 1934 e segue, come la già citata “Cappella del Crocifisso”, un progetto del canonico Alessandro Thea.

Nella navata, presso l’uscita laterale della chiesa, sono da segnalare un’acquasantiera con protomi, piccole teste umane, commissionata dal vescovo Bonifacio Sigismondi verso il 1440, e una grande lapide marmorea del 1655 che ricorda l’intercessione di S. Guido a favore della città nel corso degli assedi del 1613 e 1643.

Subito oltre si ammira la “Cappella di S. Maria delle Grazie”,

che porta sull’altare una copia ben riuscita della “Madonna di Foligno” di Raffaello, la cui progettazione è dell’architetto bolognese Giuseppe Gualandi, prolifico ed eclettico realizzatore di strutture ecclesiastiche in Acqui e nella diocesi, al quale in città si devono la chiesa di S. Spirito e quella del Seminario, e nel territorio le parrocchiali di Fontanile e di Sezzadio.

Prima di ultimare la visita, degno di nota è il battistero.

Posto a sinistra, prima dell’uscita laterale, nella posizione comunemente indicata dalle prescrizioni controriformiste, è una parte importante della chiesa e grande richiamo per i fedeli.

La sua cappella fu progettata dell’architetto sabaudo Giovanni Battista Nicolis de Robilant:

l’elaborato fonte battesimale, in stile rococò

e sormontato dal gruppo ligneo che raffigura il “Battesimo di Cristo”,

risale al 1764 ed è opera dello scultore Angelo Maria Ganna, mentre gli stucchi, manufatto stilisticamente affine a quelli delle Cappelle della “Immacolata” e del “S. Rosario”, sono datati al 1771.

Completa l’ambiente la cancellata commissionata dal Comune di Acqui Terme nel XIX secolo, sormontata dallo stemma municipale: tutti i bambini acquesi, infatti, ricevevano il battesimo in questo battistero, che costituiva un luogo fondamentale per l’identità cittadina.

Si conclude qui la visita attraverso questo sito – donato dal Lions Club Acqui Terme Host – per dare la possibilità a fedeli, visitatori e turisti di conoscere e apprezzare i tesori nascosti della Cattedrale.

Sperando di avervi fatto vivere delle belle emozioni, ci auguriamo vogliate trasmettere queste stesse sensazioni ai vostri amici e familiari che saranno accolti a braccia aperte in Cattedrale e nella città di Acqui Terme con gli altri suoi tesori da scoprire.


Punto di interesse 8

L’abside centrale con l’altar maggiore e la cupola.

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